Arte e vino

La “passione” è il filo conduttore di tutto ciò che è stato, è, sarà alle Ragose.
Non c’è differenza tra l’amore per la terra e il vino, la pittura e la scultura, l’artigianato e la cultura popolare, la scienza e la conoscenza.
Non c’è “qualità” se quanto detto non fa parte dello stesso modo di intendere la vita stessa.
Così, tra dipinti di Campigli e De Chirico, Hartung e Fontana, Jorn e Vedova oppure sculture di Hess e Arnoldi, Murer e Corona, Atchugarry e Vangi, si confondono, con pari dignità, ceramiche e cristalli, antichi tappatori e attrezzi di cantina, nella convinzione che “bello” e “buono” siano figli della stessa madre, che qui, alle Ragose, dovrà sempre essere di casa.